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Corte di Cassazione: Estorsione del datore di lavoro ai danni del Lavoratore

Sentenza 29398 dell’8 agosto 2025 – Seconda sezione penale

Riprendendo una precedente decisione del 19 marzo 2025, la Suprema Corte ha affermato che commette il reato di estorsione il datore di lavoro che costringa un lavoratore ad accettare una retribuzione inferiore a quanto previsto dal contratto e non corrispondente alle prestazioni effettuate, dopo avergli detto che, se non gli fosse stato bene, avrebbe potuto anche andarsene. Tale minaccia, esercitata come forma di pressione sul lavoratore, può essere esplicita o meno esplicita, scritta od orale, o può anche essere pronunciata sotto forma di consiglio od esortazione.